Noi di Biocasanatura poniamo massimo interesse verso tutte le tematiche che riguardano la sostenibilità. Uno degli argomenti caldi in questo periodo concerne le trattative europee sulla cosiddetta casa green. Si tratta di edifici con risparmio energetico ed emissioni di gas nocivi pari a zero, o molto vicini a questo dato.

Il 14 marzo scorso, il Parlamento Europeo ha dato il via libera al documento che propone la riqualificazione degli immobili in Europa, mirando a renderli più ecocompatibili. Il 7 dicembre, è stato poi raggiunto un accordo provvisorio con alcune modifiche della trattativa. Il testo definitivo è stato votato appena pochi giorni fa. Ecco gli ultimi aggiornamenti.

  • Tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2028
  • Il consumo energetico medio di edifici residenziali e pubblici dovrà essere ridotto del 16% entro il 2030
  • Dovrà essere raggiunta la neutralità climatica entro il 2050, ovvero le emissioni prodotte e il loro assorbimento devono raggiungere il punto di equilibrio.

Come raggiungere questi obiettivi

Secondo la Commissione Europea, il 40% del consumo energetico e il 36% delle emissioni di gas serra nella UE sono imputabili all’edilizia. Ad oggi, oltre 9 milioni di edifici residenziali non rispettano le prestazioni energetiche richieste, e di conseguenza più del 66% delle abitazioni (due case su tre) dovrebbe subire interventi di ristrutturazione. Le opzioni di miglioramento energetico sono molteplici, e le pratiche più comuni includono il cambio degli infissi, l’applicazione di un cappotto termico e cassonetti termoisolanti, nonché l’adozione di nuove caldaie o l’installazione di pannelli fotovoltaici. La direttiva per le case green rappresenta dunque un insieme di normative mirate a incentivare la ristrutturazione degli edifici esistenti e la costruzione di nuove strutture con un elevato livello di efficienza energetica.

Esclusi dalle nuove normative, edifici vincolati per il loro valore architettonico o storico, gli edifici temporanei, seconde case utilizzate per meno di quattro mesi all’anno, abitazioni unifamiliari con superficie inferiore a 50 metri quadri, edifici agricoli, le chiese e i luoghi di culto.

In base alla proposta formulata, le strategie nazionali per raggiungere gli obiettivi prefissati contemplano azioni volte ad agevolare l’accesso a finanziamenti e sovvenzioni: l’assistenza finanziaria deve infatti poter fungere da stimolo per le ristrutturazioni più profonde, soprattutto per edifici con scarse prestazioni energetiche. Le famiglie più vulnerabili beneficeranno inoltre di sovvenzioni dedicate per poter costruire anch’esse la propria casa green.

Noi di Biocasanatura siamo già allineati con questa visione: ogni nostra abitazione, infatti, è a zero emissioni grazie all’utilizzo del legno e ai cantieri carbon neutral. Una scelta consapevole legata alla sostenibilità, dettata dalla volontà di dare alle nuove generazioni un mondo migliore, tramite l’impiego di questo materiale virtuoso e la piantumazione di nuovi alberi, che consente di compensare la minima CO2 prodotta.

 

***Articolo aggiornato il 18 marzo 2024***

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